Mansione e Metodo di
un Osteopata
un Osteopata
L’Osteopata ricerca nel paziente le disfunzioni meccaniche, le restrizioni di mobilità a livello della colonna vertebrale, delle articolazioni, delle ossa del cranio, e la mancanza di mobilità dei visceri; utilizza dei test manuali per individuare la mobilità ridotta o persa; non tratta mai un sintomo solo, ma prende in considerazione la globalità del paziente, sapendo che la causa iniziale delle disfunzioni può essere lontana, in un’altra regione corporea.
COME LAVORA L’OSTEOPATA?
L’Osteopata rimuove i blocchi che ostacolano il corretto funzionamento dell’organismo, adattando alle necessità individuali di ogni paziente il suo trattamento.
Il trattamento osteopatico interviene nei quattro distretti che compongono il corpo:
- LA STRUTTURA: Le tecniche si occupano di analizzare, mobilizzare e correggere le disfunzioni di articolazioni, muscoli, tendini e legamenti.
- IL SISTEMA CRANIO-SACRALE: La conoscenza precisa dell’anatomia e della fisiologia cranio-sacrale è fondamentale per svolgere un lavoro efficace sulle ossa del cranio, osso sacro, liquor cerebro-spinale. Disfunzioni cranio-sacrali possono avere conseguenze multiple sul Sistema Neurovegetativo e Vascolare.
- I VISCERI: L’Osteopatia viscerale si basa sullo studio approfondito degli organi e dei rapporti che intercorrono tra essi, con lo scheletro, e con il Sistema Nervoso Centrale. Il rispetto della mobilità e del ritmo proprio degli organi interni sono i requisiti indispensabili per il corretto funzionamento del corpo.
- LE FASCE: Il sistema fasciale è la migliore dimostrazione dell’unicità e globalità dell’organismo, in quanto riveste, collega, sostiene, nutre, tutte le strutture presenti nel corpo (ossa, visceri, muscoli, legamenti…). Le disfunzioni “si diffondono” attraverso le fasce provocando modificazioni di varia natura (neurovegetativa, vascolare, articolare…)
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QUALI SONO I CAMPI DI APPLICAZIONE DELL’OSTEOPATIA?
L’osteopatia si rivolge ad ogni persona affetta da una alterazione della mobilità articolare e tissutale, che generalmente si manifesta dopo un trauma o con dolori ad insorgenza subdola, ai quali non si riesce a dare un’origine precisa.
Tratta le restrizioni di mobilità delle strutture. Attraverso un trattamento esclusivamente manuale, ridà al corpo la capacità di svolgere la sua funzione in modo corretto. L’osteopatia stimola l’omeostasi (equilibrio) del paziente preoccupandosi di identificare l’origine biomeccanica del sintomo in relazione al disturbo lamentato dal paziente.
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QUALI SONO I PRINCIPI DELL’OSTEOPATA?
L’originalità dell’osteopatia si articola in tre punti:
- la mano come mezzo d’analisi e di cura
- la considerazione dell’individuo nella sua interezza
- il principio di autoregolazione (omeostasi) ossia la capacità propria dell’organismo di rigenerarsi.
L’OSTEOPATIA SI BASA SU TRE LEGGI FONDAMENTALI DELLA NATURA UMANA
- Equilibrio: per funzionare, il corpo è alla continua ricerca d’equilibrio. Legge dell’omeostasi generale
- Economia: legge di risparmio energetico, il corpo tende a consumare la minor quantità di energia possibile.
- Non dolore: fase iniziale di compensazione, infatti il dolore scatena reazioni di compenso posturale necessarie a “fuggire” da esso.
Il gesto terapeutico osteopatico rimane sempre nel campo fisiologico. Oltre ad un trattamento d’urgenza, l’osteopatia applica una particolare attenzione alla prevenzione.
Se le diverse strutture presentano interrelazioni corrette avremo un soddisfacente stato di salute, mentre se la mobilità delle strutture è disturbata, lo sarà anche la loro funzione.